Sabato 13 Maggio

Sala conferenze Camera di Commercio Carrara

Le patologie del neuro-sviluppo e neurodegenerative rappresentano uno dei capitoli più significativi dell'attuale Transizione epidemiologica.
Negli ultimi anni la biologia molecolare e l'epigenetica hanno delineato una nuova modalità dinamica di interazione del genoma dinamico con l'ambiente che è in grado di indurre modificazioni fenotipiche reattive e adattative, in particolare nelle prime fasi della vita, caratterizzate dalla maggior plasticità delle cellule poco differenziate e dei tessuti/organismi In via di sviluppo.
Ne deriva un nuovo modello patogenetico per le malattie croniche e in particolare per i disturbi del neurosviluppo, che insorgerebbero come conseguenza di alterazioni della programmazione epigenetica adattativa (e addirittura predittiva) a situazioni ambientali che il feto recepisce come non favorevoli alla realizzazione del suo programma genetico (fetal programming).
È questa la teoria dell'Origine fetale delle malattie (DOHaD - Developmental Origins of Health and Diseases) che impone una rielaborazione delle strategie di prevenzione per ridurre l'esposizione a fattori di rischio durante la vita embrio-fetale e nella primissima infanzia.
Sulla base di queste considerazioni è facile prevedere che il ruolo del pediatra cambierà e diventerà sempre più importante nei prossimi anni. Ed è quindi fondamentale che il pediatra si orienti nel campo in continua crescita delle cosiddette scienze omiche.

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